Ph: Arthur
E’ appena calato il sipario sull’8^Edizione di Esxence a Milano, palcoscenico di brand internazionali più o meno conosciuti della Profumeria Artistica. Lo spettacolo è finito, e gli applausi, se ci sono stati, continuano sull’infinito scorrere di fiumi di parole di blogger , esperti e pseudoesperti di questo vorticoso universo del profumo.
Tranquilli, nessuna recensione o parere sui profumi visti ed annusati. Ce ne sono tanti, fin troppi, di blog e forum che forniscono pareri molto spesso contrastanti tra di loro. Non voglio aggiungermi a questo già tanto parlare, criticare o osannare.
Prima di arrivare al cuore del Post, voglio fare una considerazione. Come tutti, più o meno a seconda del proprio “allenamento” di riconoscimento olfattivo, anch’io, pur con i break a base di caffè, mi ritrovo a fine percorso espositivo, con il naso in totale”Black out”, incapace di riconoscere una nota fiorita da un’altra, figuriamoci capire la bellezza di un profumo. Quindi, dopo essere riuscita ad annusare i primi che m’interessavano, arrivata, dopo molti racconti, nella corsia finale, non riuscivo più a sentire nulla. Tutto inutile quindi? No, anzi. I profumi li annusi anche con gli occhi, attraverso i racconti dei loro creatori, li gusti con tutti i sensi, li tocchi attraverso le trame ordite dalle loro note su tessuti colorati. Ma non basta il racconto sulla genesi del profumo, i bellissimi flaconi e le scenografie fantasiose. A tutto ciò deve seguire il riconoscimento olfattivo della bellezza delle materie prime, dell’evoluzione armoniosa nel tempo della perfetta sinfonia . E per far questo ci vuole tempo. E ci vuole il profumo da annusare, da interpretare.La mia esperienza personale mi porta a dire che i più bei profumi si sono rivelati nella loro luce migliore il giorno successivo.
Improvvisamente, arriva quel soffio di profumo, quell’attimo di felicità, che scuote le sinapsi, facendole vibrare sulle corde delle emozioni.Lo catturi dentro di te e lo fai vivere in te. E in quel momento capisci che la Bellezza, quella vera, la puoi ritrovare dentro di te. E inizia la magia. Il Fascino del Profumo.
“Il Fascino e il Profumo sono la stessa cosa: sono tutte e due invisibili, ma se ti appartengono, rimane un’aura inesplicabile intorno a te.” Ella Donati
Ph di Layla Ferin
Ad Esxence c’era anche il conosciutissimo Luca Turin, interprete del libro scritto da Chandler Burr “L’Imperatore del profumo” , nonchè il più famoso critico di profumi al mondo.
Condivido pienamente la sua Teoria dell’Olfatto.
L‘ho scritto anche in un Post a lui dedicato pubblicato il 18 febbraio scorso. Dal 1992 pubblica, insieme a Tania Sanchez, la Guida dei Profumi, dove stronca inesorabilmente, o viceversa porta alle stelle, alcuni profumi amatissimi e conosciuti. Non sempre sono d’accordo con le sue critiche, e di certo, se un profumo mi piace, continuo a indossarlo anche se non piace a lui. Nonostante questo per me Luca Turin è un mito. Pur essendo un pò arrogante e dissacrante, mi diverte e m’incuriosiscono le sue recensioni, in quanto sono comunque frutto di una grande preparazione e cultura. Un pò come il nostro Sgarbi. Quando lo sento parlare di arte o leggo i suoi libri, arriva persino a commuovermi. Così penso che bisogna imparare a mettere un pò di zucchero in certe cose che ascoltiamo, per poter mettere un pò di sale nelle cose di cui parliamo.

Ancora qualche riga poi arriviamo alle note di cuore del Post! Questa era l’Ouverture…tanto per stare in tema con il Profumo.
Un mio amico mi dice sempre che i post devono essere brevi, perchè altrimenti le persone non li leggono. E.vero, ma io scrivo per una mia passione personale e non per forza per avere un seguito. A proposito…Grazie . ..115 Follower in 2 settimane o poco più è un bel traguardo.
E qui Arthur mi avrà piazzato il continua a leggere…mitico Arthur! Con la sua adorabile Ginevra detta Gin! A me qualcuno ha detto che sono a metà tra Fata Morgana e Mago Merlino! non so se devo prenderlo come un complimento. Dipende. A me è molto simpatico Anacleto….Quisquilie e Pinzillacchere!
Ciak! Si gira.
Immaginiamo che il Mondo della Profumeria fosse un Film. Chi sarebbe il Regista? E chi gli attori, lo sceneggiatore, i macchinisti, i costumisti, ecc? E il critico?
Beh il critico l’abbiamo visto: senz’altro Luca Turin, amato o odiato come tutti i critici delle più svariate discipline artistiche.
Iniziamo dal personaggio più importante: il Regista.
Il regista conosce tutto ciò che è necessario per fare un Film d’autore, sia negli aspetti tecnici che in quelli espressivi. Dalla conoscenza e dalla sensibilità nell’equilibrare e dosare questi aspetti, nasce un grande film così come un grande profumo. Ebbene, nel mondo della Profumeria Artistica
il Regista
è il “Maitre Parfumeur”, ossia colui che, grazie ad anni di studi dedicati al riconoscimento di migliaia di note odorose, ne studia gli accordi, per poi tradurli in sinfonie più o meno riuscite, ed infine, crea il Profumo. Come non tutti quelli che conoscono la musica o gli accordi dei colori diventano dei Mozart o dei Renoir, come non tutti i registi diventano dei Francis Ford Coppola o Federico Fellini, allo stesso modo in questo mondo, ci sono dei veri e propri artisti, ed altri che non lo sono. Alcuni lavorano dietro le quinte di grandi brand, ed ogni tanto si lanciano creando una linea indipendente, tornando poi a stare nuovamente dietro le quinte.
Uno di di questi è Jean Claude Ellena, autore di capolavori di Hermes e di The Different Company, Bertrand Duchaufour, (alcuni suoi profumi de L‘Artisan Parfumeur sono nella storia della profumeria), Geza Schoen ( Ormonde Jayne), Mark Buxton…leggendari creatori di mitiche fragranze.. La lista potrebbe continuare. E sto parlando solo di quelli attuali che lavorano prevalentemente nella profumeria artistica. Qui stiamo parlando dell’eccellenza dei “Creatori di profumi” perciò, se anche hanno qualche direttiva dalle maison per cui lavorano, i risultati sono sempre al 90% più che convincenti.
Altri “Maitre Parfumeur” sono sia registi che produttori. La cosa bella è che sono liberi da qualsiasi imposizione e regola. Seguono le loro ispirazioni e passioni
Con Marc-Antoine Corticchiato, fantastico maitre-parfumeur francese di origine corsa e i suoi Parfum d’Empire, chimico di formazione e grande esperto appassionato di botanica, potremmo realizzare un film per ognuno dei suoi profumi.
Con l’aiuto di una ricercatrice storica, ha creato una collezione di fragranze che t’immergono in altre vite, in altri luoghi, in altri tempi
Cito con orgoglio anche Lorenzo Villoresi,
fiorentino DOP
(no, è giusto, non ho sbagliato, è di Di Origine Profumosa), che ha portato in tutto il mondo l’Arte della profumeria italiana.
Sebbene Naso sia per tutti, nell’accezione comune del termine, colui che crea i profumi, bisogna fare una netta distinzione. Molto spesso si definiscono Nasi coloro che forniscono le loro ispirazioni creative, i loro sogni e progetti a colui che sa realmente e tecnicamente tramutare i loro desideri in emozioni liquide. Possono e devono essere creativi, artisti, possibilmente con una esperienza maturata nel settore, così possiamo avere Linda Pilkington, anima e fondatrice del brand Ormonde Jayne, grande conoscitrice di materie prime e fiori, con i suoi profumi creati da Geza Schoen, oppure Silvio Levi, conoscitore da sempre di questo mondo, che ha scritto una collezione di racconti fragranti, interpretati da Maurizio Cerizza, maestro profumiere riservato e schivo, autore di bellissime fragranze.
In un Film questi personaggi che si definiscono a torto “Nasi”, sarebbero principalmente gli scrittori-sceneggiatori, figure di grandissima importanza per lo sviluppo e la genesi stessa del profumo.Ed è fondamentale che siano in sintonia con il Maestro Profumiere, affinchè lo stesso riesca a tradurre i codici olfattivi, interpretando l’espressione artistica del progetto.
Poi ci sono tutti gli altri personaggi, figure importantissime, come i costumisti, i coreografi, coloro che vestono il profumo con abiti speciali, in flaconi minimalisti oppure lussureggianti, quelli che creano le ambientazioni degli stand, le presentazioni. e gli allestimenti .
Un ruolo importante lo riveste anche chi insegna a proporre il profumo, chi fa formazione e chi lo propone. E’ fondamentale conoscere il prodotto partendo dalle basi della profumeria, la storia del profumo, le materie prime, le famiglie olfattive. Non sempre questo succede, ma nelle profumerie che si definiscono artistiche, dovrebbe essere un elemento imprescindibile. In questi luoghi si da al profumo un approccio ludico culturale, utile per intraprendere un percorso alla ricerca del profumo, come scia invisibile che ci avvolge di fascino e benessere.
I personaggi che incontrano il pubblico sono i profumieri o i ” Profumologhi”. Come è nata la storia della definizione di ” profumologa” lo racconto in un post del 16 dicembre scorso.. Nel nostro Film sono coloro che suggeriscono e ricordano le parole agli attori, sono i consiglieri, l’aiuto-regista, coloro che trasmettono il senso del piacere dell’indossare il profumo. E’ un lavoro importante, fatto d’attenzione e d’intuito.
Sono coloro che raggiungono il massimo della soddisfazione quando il cliente, l’attore protagonista, ti è grato per avergli fatto conoscere il profumo di cui diventa lui stesso interprete. Per la vita, per un momento, per un’opportunità. E alla fine, i riflettori si accendono sul profumo che ha illuminato un pezzo della nostra vita, diventando interpreti del nostro spettacolo e non più semplici spettatori. …Applausi.

E per finire, il video…
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Divertente il tuo articolo! E allo stesso tempo molto chiaro. Peccato che sono un pò lontana perchè mi farebbe tanto piacere conoscerti! Quando dici sul tuo ” SU DI ME” di essere stata all’Università di Urbino, tentando di capire la differenza fra tannini e geranioli, intendi dire che sei erborista immagino! Che bel lavoro il tuo. Secondo me tu, oltre che profumologa, potresti essere benissimo un’ottima sceneggiatrice con tutte le conoscenze che hai di aromi e profumi! Ho bisogno di un’informazione riservata. Mi potresti scrivere in privato? Grazie.
Un saluto profumoso 🙂 Stefania
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Ciao Stefania! Rispondo pubblicamente che, ebbene sì, sono Erborista. Mi sono poi specializzata nell’utilizzo degli oli essenziali ad uso topico e cosmetico. La mia bibbia sugli oli essenziali è ancora presente sugli scaffali della mia libreria. E’ un vecchio libro di Jean Valnet, pioniere dell’aromaterapia. Appena mi è possibile ti scrivo in privato. Grazie. Un abbraccio.
Ella Donati
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