E se le note odorose avessero dei numeri?
L’Universo e tutte le sue creature è stato creato con i numeri. E più precisamente, con il “Numero Aureo”: 1,61803…
Questo numero, con il relativo rapporto o sezione aurea, fu individuato dallo studioso matematico pisano Leonardo Fibonacci. Sua è la sequenza di numeri, nota appunto come “successione di Fibonacci”:
1,1,2,3,5,8,13,21,34,55,89,144…
nella quale, ogni cifra, a parte i primi due, è la somma dei due precedenti. Ciò che rende straordinaria questa scoperta è verificare che il rapporto tra il numero precedente e quello successivo da sempre come risultato, con grande approssimazione, un numero pari a 1,618…
Questo rapporto aureo è presente in tutte le cose della Natura e, nel corso dei secoli, architetti, scultori e pittori di tutte le epoche, hanno riportato questo rapporto nelle loro opere. Da Fidia, scultore ed architetto, con la perfezione delle sue opere e l’ampio uso della sezione aurea,che ha portato ad indicare il valore del rapporto aureo con la lettera iniziale del suo nome, Phi, a Leonardo Da Vinci fino a Salvador Dalì e Le Corbusier.
Fidia aveva intuito che la Bellezza consiste nell’armonia fra le parti e il tutto, e che le proporzioni e le medie pitagoriche sono alla base dell’universo. La ragione secondo cui il tutto sta alla parte, come la parte sta al rimanente è sempre il numero phi, o numero aureo, come venne poi dimostrato da Fibonacci.
Nella natura questo rapporto è evidente ovunque, dal nautilus al numero dei petali nei fiori, fino alla disposizione delle foglie sui rami. Questa capacità di generare strutture caratterizzate da forme geometriche, definendo un modello spazio-temporale, prende il nome di fillotassi (dal greco phyllon, foglia + taxis, ordine).
In modo molto ordinato e preciso le foglie e i fiori si dispongono intorno allo stelo.
Nei petali dei fiori ritroviamo sorprendentemente i numeri della successione di Fibonacci.
3 petali per l’Iris Versicolor, 5 per la Rosa Canina, la prima rosa ad apparire sulla terra, 8 per il Fior di Loto, 21 per le Margherite Comuni, 34 per le Rose più comuni, 55 per le Margherite dei Muri.
A proposito di Margherite vi avviso: essendo i petali 21, se comincerete con “M’ama” finirete con “M’Ama”, se inizierete con “Non m’ama” finirete con “Non m’ama”.
Per quanto riguarda il numero dei petali della Rosa, per verificarlo ho fatto come San Tommaso. Ci ho messo il “Naso”! Ho comprato un bel mazzo di Rose e ne ho sacrificata una “spetalandola”. Il risultato della conta è stato di 34 petali. Forse sarà stato un caso, ma mi piace pensare che, nonostante tutti gl’ interventi dell’uomo sull’ambiente, anche una rosa di serra mantenga la sua originale armonia mentre si sviluppa e cresce.
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D’altronde, la rosa è uno delle più evidenti delle”sezione aurea” presente nei fiori, che tutti possiamo osservare più facilmente. .
La spirale perfetta che si svolge intorno al suo nucleo, ci avvolge nel mistero della nascita e della vita stessa.
Non conosco fiori profumati ad un petalo.
Mi viene in mente la magnifica Zantedeschia conosciuta come “Calla” la quale però non ha profumo, se non un leggero sentore erbaceo, ma un botanico mi contesterebbe immediatamente in quanto ciò che appare non è il petalo bensì la Brattea.
.Riassumendo; Iris (3), Rosa Canina (5), Fior di Loto (8), Rosa comune (34), Peonia (55). Insomma tutti i fiori in natura, si accrescono seguendo il Rapporto Aureo. Bello no?.!
Continuo a dare i numeri. ( e qualcuno lo penserà di certo).
Che numero dareste al profumo della Mela? 5.
Infatti, se sezioniamo a metà in senso orizzontale una mela, vediamo che la disposizione dei suoi 5 semi forma un pentagono stellato.
E le stelle, fin dall’antichità, venivano raffigurate con 5 punte. Il simbolo della stella pentagonale, ancor prima di diventare il segno distintivo dei pitagorici, fu utilizzato dai popoli della Mesopotamia e dell’antico Egitto. Tale simbolo è stato rinvenuto su tavolette e geroglifici molto antichi.
E allora 5 è anche il numero del Gelsomino,
Fiore lunare dai 5 petali che ricordano le stelle.
E questo gioco potrebbe proseguire all’infinito, in quell’Infinito simbolicamente rappresentato da un 8 disteso in orizzontale, così da costringerci ad osservare oltre la forma, riconoscendo in esso, 2 cerchi Ο che si toccano, due cifre di valore O, dove lo Zero rappresenta un “Nulla” o un “Vuoto” da colmare di Valori Pieni e Reali, , due insiemi complementari come lo Yin e lo Yang,
O come l’Om, O come Osmos, O come l’Origine.
L’8, sacro all’Oriente con il Fior di Loto dagli 8 petali, sacro all’Occidente tanto da consacrarlo in più ricorrenze alla Madonna. Forse perchè simboleggia l’Amore Divino Universale, l’Amore vero che da sempre buoni frutti. Dopo l’8 arriva il 9, i mesi necessari per dare alla Luce il frutto dell’Amore. Sarà per quello che l’8 è universalmente riconosciuto come simbolo d’amore? Sarà per questo che la “Profumeria Artistica” viene sovente chiamata l’8^ Arte?!
L’Otto 8 dell’Ambra
E se quel profumo di Ambra, quel dolce profumo dai vaghi sentori animalici, sconfinanti nella tenerezza di quel profumo unico ed irripetibile dei neonati, quando ancora non si è richiusa loro la fontanella sul capo, ultimo contatto con la loro anima primordiale…
E se quel profumo fosse un numero quale sarebbe?
l’8.
E se fosse una frequenza musicale?
8 hertz.
Un suono che come l’Ambra vien dal mare, il canto dei delfini.. Un modulo di frequenza inudibile alle nostre orecchie che diventa percepibile solo nei suoi multipli, 72 hz,… 144, fino ad arrivare al più conosciuto 432 Hz, sul quale insigni compositori come Mozart e Pachelbel hanno creato alcune delle loro sinfonie più celebri.
Amore ( 8) x gestazione (9) mesi = 72
Ma il multiplo di 8, il numero 72, non è solo questo, ma è molto, molto di più.
Il delfino, lo sappiamo tutti, è un animale straordinario e tutti quanti lo amiamo. Prima dei suoi simili, capodogli e balene, vagava già per gli oceani diffondendo nelle acque da lui solcate, l’amore e la gioia per la vita.
La sua gioia è contagiosa, la conformazione della sua bocca che sembra sempre sorridente, riflette la sua natura. La parola “delfino” deriva dal greco “delphus” che significa “utero”. Questo sicuramente perchè sono dei mammiferi, ma forse perchè possono essere considerati l'”utero” del Mondo.
Esistono dai tempi più antichi. Sono stati raffigurati, in affreschi risalenti al 2000 a.C, nella Sala del Trono di Cnosso dove appaiono, come sempre, in gruppo. E questa è un’altra loro peculiarità. Sono degli animali estremamente socievoli e che amano vivere in gruppo.

E si amano tra loro. Quando un delfino è malato o ferito non viene mai abbandonato! Loro sono tutto ciò che noi dovevamo essere all’Origine!
Non dimentichiamo che sono mammiferi anche loro, vivono in acqua, ma necessitano di tornare in superficie per respirare. Quindi i delfini respirano come noi, il loro nome significa utero, hanno la pupilla a forma di cuore e i loro suoni cantano vibrando sulle frequenze dell’ 8 hz e i suoi multipli!
Vivono nel mare da dove proviene la vita, così come l’Ambra. Ho sempre amato i delfini e in questo mese di agosto, per varie coincidenze, son venuti spesso a visitare i miei pensieri. Così credo che, attraverso la Magia del mio mondo profumato, mi abbiano regalato l’opportunità di raccontare questa favola.
Ascoltando il loro canto, ho immaginato che volessero ricordarmi il profumo dell’Origine, il profumo della memoria dell’acqua che ci riconduce al momento di pace infinita, mentre, cullati dall’amore eterno, siamo ancora immersi nel liquido dell’utero materno.
Già, bello immaginare che siano stati i delfini a regalarci l’Ambra! In realtà, a produrre l’Ambra grigia è un loro parente stretto ma molto più grosso: il capodoglio.
In che modo?! Rigurgitando in mare i resti dei suoi pranzi non digeriti! Fa un certo effetto dirlo, lo so. E’ incredibile pensare che quell’ammasso vischioso e francamente anche un pò puzzolente galleggiante sul mare, possa poi diventare quel profumo meraviglioso, ricco di feromoni seducenti, desiderato da uomini e donne in tutto il mondo fin dai tempi più antichi!
Ma così è: perchè infatti l’Ambra grigia fresca è piuttosto ributtante. Ha bisogno di venti, trentanni di onde marine che la lavino e la cullino , ha bisogno del calore del sole, e della luce della luna delle stelle, prima di divenire quell’ammasso solidificato da cui estrarre il sublime odore. Ma torniamo ai delfini. I nostri amici, per non rovinarsi lo stomaco hanno ben pensato che il loro amico capodoglio fosse più adatto alla produzione di questi singolari massi, formatisi con le profondità del mare , sia per la loro mole, ma soprattutto perchè, i poveretti, mangiando e divorando enormi calamari per intero e molluschi vari, hanno poi seri problemi di digestione! Le ossa dei molluschi, rimanendo attaccati alla parete dello stomaco, li costringono, ogni tanto, a rigurgitare il tutto per liberarsi! Che fatica! E ai delfini si sa, piace tanto giocare e scorrazzare per il mare! Soprattutto, sono intelligenti e non mangerebbero interi calamari giganti per poi stare male!
Purtroppo ormai di Ambra Grigia non se ne trova quasi più, e quella poca ha prezzi molto alti. Questo perchè, nel secolo scorso, ci fu una vera e propria corsa all'”Oro Galleggiante” così, considerati i tempi lunghissimi necessari per avere un’ambra di buona qualità, questa è diventata preziosa e costosissima.
Ci sono delle case di alta profumeria che, oltre che utilizzare in minime dosi la vera Ambra Grigia disponibile, sono riuscite a ricreare in laboratorio delle ambre che hanno pari effetto, creando dei blend riuscitissimi e sensualissimi. Molto spesso si parla di accordi ambrati, dove il giusto equilibrio tra Cisto Labdano, toni cuoiati e Balsami resinosi possono rendere perfettamente l’atmosfera creata dall’Ambra Grigia naturale
Una delle migliori fragranze che porta con sè delle tracce della mitica ambra grigia è la favolosa “Ambre Precieux”, creata nel 1988 dal grande maitre-parfumeur Jean- Francois Laporte, scomparso all’età di 73 anni nel 2011, e fondatore di una delle più prestigiose maison di profumi: Maitre Parfumeur et Gantier.
Ambre Precieux è uno dei suoi capolavori. Inimitabile, sontuoso quanto raro, fragranza nella quale il tema dell’Ambra emerge in una trama intessuta di note olfattive sensuali ed avvolgenti dall’effetto narcotico. La pelle risponde all’effluvio appassionato, accendendosi di mille sensazioni. Un profumo di gran classe e rara bellezza che crea un’aura regale attorno a chi lo indossa. La sua piramida olfattiva, ricca di vaniglia e balsami preziosi, perfettamente bilanciati con le note di Mirto e Lavanda rendono il profumo adatto a uomini e donne. Una Eau de Parfum dai sentori mitici e mistici.
Ma quanti numeri ancora nei fiori e nelle fragranze! Nel prossimo articolo vi racconterò un profumo misterioso, la cui nota predominante è un magnifico e per lo più sconosciuto fiore, sensuale e affascinante. Qual’è?!
E’ un segreto che vi svelerò il 28 agosto.
P.S. Se volete avere notizie più tecniche e meno fantasiose sull’Ambra grigia e come creare un Accordo Ambrato Naturale molto semplice, Vi invito ad andare sulla Pagina, sempre su questo sito, “Codici Olfattivi”.
Ella Donati
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Che meraviglia! Si percepisce il tuo amore sconfinato X l’ambra!
Inviato da iPhone
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Detto da te che è una meraviglia, donna di grande cultura e sensibilità come poche, lo considero un gran complimento. Grazie.
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Ed eccomi finalmente qui da te mia cara Ella, molto bello questo post, soprattutto interessante l’accostamento delle fragranze con i numeri aurei, ma si sa, l’armonia delle proporzioni sapientemente spiegata nella “Sezione Aurea”, la si trova abbondantemente in natura, così come nelle opere dell’uomo, a incominciare da Leonardo da Vinci, che con il suo rettangolo aureo.
Ho voluto condividere questo tuo post nel mio angolino di Google https://plus.google.com/102227074824574465765 e spero ti faccia piacere.
Ti ho aggiunta nel mio Blogroll, così avrò modo di venire a trovarti più spesso.
Ciao e buona serata.
Arthur ( il mio nome/nick nel Mondo di Arthur )
ps: ovviamente sono anche su Pinterest… https://it.pinterest.com/ilmondodiarthur/
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Sarà sicuramente magnifico come tutte le tue opere architetto! Ora vado a vederlo e sicuramente andrà a far parte dei miei blog preferiti! Appena ricordo come si fa ad aggiungere al “widget””!!!??
In questo sono una frana. Volevo aggiungere un paio di foto nei banner e non son capace. Abbi pazienza! Grazie infinitamente: Mi fa molto piacere che l’hai trovato interessante. A presto!
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