Smelling the White

“Il Pensiero è una Freccia, il Sentimento è un Cerchio”    (Marina Cvetaeva)

Il Pensiero è una Freccia ed una Parola,

il Sentimento  un Cerchio ed un Anello, che racchiude in sè l’Emozione del Profumo.

 

Il mio obiettivo, con il seminario del 27 novembre scorso, era di far percepire l’assoluta assonanza con il bianco e la sua luminosità, , attraverso un percorso tracciato sul “sentire” con tutti sensi, di alcune materie prime che, attraverso la forma, il simbolo rappresentato,  l’etimologia della parola con le quali vengono definite, venissero infine raccolte ed annusate insieme, fino alla creazione di un profumo creato appositamente per l’occasione, dove si potessero riconoscere le materie odorose  “sentite”, decodificate ed interpretate.

Sentite perché le abbiamo annusate una ad una, sentite perché ne abbiamo udito le parole, sentite perché le abbiamo sentite prima con la mente e poi con il cuore.

Ma se qui voglio lasciare una breve traccia delle frecce profumate arrivate a colpire l’obiettivo, non riesco ancora a descrivervi l’emozione e il sentimento di profonda gratitudine per coloro che hanno partecipato, con le loro domande e  le loro risposte, amplificando il punto, ramificandolo, riscaldandolo lungo le traiettorie, fino a far si che che ognuna di quelle  frecce diventassero dei compassi, congiungendo i punti per far quadrare il cerchio e iniziare a dare un senso.

 

Così che mi accorsi che il cerchio, l’anello, il limbo, sono rotondi come la bocca, che si apre per proferir parola, rotonda come la Om dei tibetani,  O come L’Ovest, dove il Sole va a posarsi, dove il giorno muore, dove il vecchio dai capelli “bianchi” va incontro al suo punto Omega per trasformarsi,  e ritornare all’O dell’Origine.

O come Origine. E ritornare alla Luce per poi rinascere a nuova vita e alla luce di una nuova Alba.  E siamo ad Est, dove sorge il Sole. Alba come Albedo, il primo processo alchemico. Ed ecco che arriva il primo stupore. E con tanta semplicità che comprendiamo perché le persone o gli animali “bianchi” vengono chiamati “Albini”. Sarà per questo che, in Estremo Oriente, si usa prendere commiato da coloro che lasciano questa vita terrena con il colore bianco?!

White tiger::

Bianco è il Colore della Luce. In esso son contenuti tutti i colori dell’Iride.

L’emozione e il senso di gratitudine è ancora presente. Mi è impossibile raccontare tutte le domande, le risposte che ho dato e mi hanno dato in questo incontro, durato ben oltre l’orario stabilito!

Queste belle persone, alcune delle quali non si erano mai incontrate prima, che si son salutate e abbracciate come se si fossero conosciute da sempre.!

Ma qualche traccia di questo bel pomeriggio, ho promesso di lasciarla.

Ed allora iniziamo. Poichè un profumo viene composto partendo dalle note di fondo, uno dei primi passaggi “sentiti”, è stato porre all’osservazione dei partecipanti, senza che loro fossero a conoscenza dell’identità delle materie prime in questione,   due mouillettes contemporaneamente, una odorante di “olibano” e l’altra di “mirra.”

La materia odorosa riconducibile al bianco era l’olibano, in arabo “al-luban” , per via dell’origine del suo nome  che significa bianco, e non solo. La sua origine ancestrale, il suo significato simbolico ed il suo utilizzo nell’invocare gli dei, hanno reso questo tipo di “incenso”, il più prezioso e lucente.

Ad occhi chiusi, le partecipanti hanno identificato un odore più fresco e luminoso nell’annusare il frankincense,  (l’altro nome dell’olibano), e un colore più scuro destando sensazioni diverse nel  sentire la Mirra.

E così via, con altre “osservazioni”e sensazioni, nel collegare una materia prima ad un colore e ad un’immagine.  Ciò che un odore va a ripescare nei ricordi di uno può essere completamente diverso da un altro ma, il colore, o meglio l’emanazione della vibrazione che lo accompagna, sarà sempre molto simile per tutti.

Eravamo ancora alle note di fondo, quindi in uno squisitissimo ritardo rispetto alla scaletta (eh sì perché c’erano sempre domande ed interventi). Nonostante il ritardo,  avevo programmato, prima della pausa, l’intervento della mia amica Maddy, espertissima conoscitrice dei Fiori di Bach,  practioner riconosciuta dal BachFlowerCenter inglese, sede dell’unico vero luogo dove si preparano i Fiori di Bach e dove s’insegna il loro utilizzo e metodo.

 

Con la sua solita calma tipicamente inglese (non lo è, ma sicuramente deve aver vissuto varie vite in quei luoghi), ci ha raccontato brevemente la storia del Dottor Edward Bach.

L’avevo invitata soprattutto perché arrivasse da una fonte autorevole in materia, la spiegazione della mia introduzione nel tema del Bianco, del Fiore di Bach,  Crab Apple,

il Fiore del Melo selvatico, simbolo di purezza. . Se volete saperne di più vi invito ad andare a leggere il suo post “White” sul suo blog:

http://www.thebachflowers.com/

E  non solo su Crab Apple. Ci sono molti articoli molto interessanti. Sul suo blog ho scoperto  frasi appartenute al Dott. Bach che fanno comprendere, in modo semplice e chiaro, la sua filosofia. Un grandissimo medico ed un grande illuminato che è appartenuto a questa Terra.

Grazie di cuore a Maddy per il suo bellissimo intervento che ha suscitato tanto interesse e curiosità.

A questo punto ci voleva una pausa. Ovviamente a base di bevande, the e delizie a base di vaniglia, mele, mandorle. Tutto rigorosamente bianco.

Alice in Wonderland:  The White Rabbit in the Alice Tarot, from Baba Studios.:

Data un’occhiata all’ora, a mò di Bianconiglio, tanto per rimanere in tema, ho cominciato a dire che eravamo in ritardissimo e dovevamo accelerare se volevamo riuscire a sentire il risultato finale!

Eravamo solo alle note di Cuore! Il cuore del profumo aveva in sé tutte le vibrazioni del Bianco delle Nuvole, di quello dei Gelsomini che con i loro 5 petali riflettevano la luce benedetta delle stelle, dei Caprifogli, dei Lillà e di altro ancora!

 

Fra un’emozione e un’altra, riflettendo sulla Luce argentea della Luna che si riflette nel bianco dei gelsomini come in quello cremoso della Gardenia, spiegando ancora una volta che è la Gardenia quella profumata e non la Camelia, arriviamo alle note di testa:

“ Il Volo del Profumo”!farfallina bianca

Sì perché il Profumo è nei primi istanti di Respiro che prende il Volo facendoci percepire la bellezza della Sua Essenza! Abbiamo udito ed annusato il Mirto, rimandando al mio lungo Post sul Mirto scritto su questo stesso Blog: Il Mirto, il primo aroma vegetale.

mirto fiori

 

Ricordando solo che il Mirto apre il Respiro, che i suoi fiori sono bianchi e che la sua essenza è purificatrice. Abbiamo ripreso la presenza del Mirto in moltissime opere letterarie e pittoriche per ciò che rappresenta e, ricordato, ad una giovane mamma presente che, come balsamico, nella stanza dei bambini, è meglio utilizzare il Mirto o la Ravensara al posto dell’Eucalipto.

Ci siamo quasi: voglio solo concludere con una nota che ho voluto collocare nelle note di Testa nelle quali ho dovuto lavorare d’immaginazione, come sempre, per intravederci la Nota Bianca: il Bergamotto! Già, perché?!

Certo, se pensiamo al bergamotto ci viene in mente un agrume con la scorza giallo/verde ed un olio essenziale di colore verde! Una fantastica materia prima molto spessa utilizzata nei profumi perchè più morbida dei suoi fratelli agrumi!  Bergamot Citrus aurantium subsp. bergamia

In realtà, a parte il fatto che sta davvero bene in tanti profumi, ho voluto rendere omaggio alla mia città: Bergamo. Sebbene non ci sia una fonte certissima, sembra che questa nota odorosa favolosa, di origine asiatica, debba il suo nome ad un commerciante che iniziò a venderne l’olio essenziale proprio in questa Città. E non è improbabile, pensando alla lunga dominazione veneta, ed ai suoi proficui commerci con l’Oriente. Poi quest’olio “magico” entrò a far parte della composizione di un profumo venduto a Colonia, nel 1742, con il nome di “acqua mirabilis”, grazie, ancora una volta, ad un italiano, Giovanni Maria Farina.

 

E la farina, nonostante non facesse parte del “white perfume” finale, è stata citata come nota odorosa bianca. Inoltre, la desinenza finale, del  nome bergamotto, mi riporta al mio numero preferito, insieme al 28, che è anche simbolo dell’infinito. E l’infinito è Luce, è luminosità, e l’infinito è l’Amore, il Sacro dell’Occidente e dell’Oriente. E’ il Cuore e il Valore universale che deve darci il Senso.

albero-bianco-che-si-riflette-nellacqua

Ho’Amakai in giapponese significa Benedizione. Benedire significa rafforzare ciò che è potenzialmente buono con le parole, le immagini o le azioni, e sigillare con la luce ciò che viene benedetto.

E’ ciò che insieme alle mie splendide “amiche” abbiamo fatto. Abbiamo detto, fatto ed immaginato tante cose belle e buone mentre  annusavamo, immaginavamo, udivamo. Abbiamo sentito il Volo del Profumo, abbiamo sentito il Cuore dell’Essenza, abbiamo sentito il Sigillo di Luce del nostro Profumo.

Ed ecco il Senso della frase: La parola è una freccia, il sentimento è un cerchio.

Nel mio e nel cuore di coloro che hanno partecipato, molte frecce sono arrivate al cuore sotto forma di parole, immagini e note odorose.

Il Sentimento che è generato da questo incontro ha dato origine all’Emozione. Un’emozione chiamato Cuore che altro non è che il grande Cerchio della Vita.

 

tu-in-ogni-caso-mettici-il-cuore-che-al-resto-ci-pensa-la-vita

Grazie di cuore

Ella Donati

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