About Gardenia & Co.

Forse arriverà un momento in cui seguirò i consigli degli amici esperti, chi più chi meno, della comunicazione online.

Forse arriverà un momento in cui andrò alla ricerca di follower, seguirò una scaletta precisa, scriverò post più brevi, più spesso, più cadenzati.

Forse arriverà quel momento. Forse. Per il momento scrivo seguendo il mio istinto, i messaggi che la vita mi offre, seguendo le ispirazioni, i  sogni, l’alternarsi delle stagioni, delle giornate di pioggia a quelle di sole.  Assecondando l’onda del sentimento, che mi guida nella scelta di un argomento piuttosto che un altro. Così che le circostanze del  quotidiano, tra fiori, profumi e parole, mi attraggono come una calamita alla ricerca di un fiore e un profumo meraviglioso: la Gardenia

Una foto di un bocciolo di Gardenia, scattata una ventina di giorni fa,  e lo sbocciare di quello stesso bocciolo,  mi spingono a parlarvi della Gardenia, della quale ho appena fatto in tempo ad accennare, durante l’ultimo incontro sui Codici Segreti del Profumo dei Fiori

Bocciolo Gardenia 2
Ma la notate l’ombra di un airone in volo sulle foglie superiori?

Circa una ventina di giorni fa, avevo fotografato sul mio terrazzo,  un bocciolo di gardenia riparato da magnifiche fronde sarmentose di gelsomino. Mi sarebbe piaciuto metterla all’occhiello della giacca che avrei indossato la sera dell’ evento trascorso, ma non sbocciò in tempo. Ieri, nonostante il tempo uggioso, un bellissimo quanto fugace raggio di sole, mi ha consentito di fotografare l’unico fiore sbocciato ed ammirarne la  bellezza, oltre che annusarne l’elegantissimo e seducente profumo, espressione perfetta della bianca e luminosa carnosità dei suoi petali.

Gardenia mia fiorita
La vedete riflessa nei suoi petali la Luce della Luna?

Osservando il colore bianco luminoso è facile intuire il motivo per il quale è uno dei fiori bianchi definiti lunari. Così come la Luna, irradia i suoi raggi argentati sulle onde del mare, simbolo dell’inconscio, dando vita a femminilità e fertilità,  la gardenia, con il suo profumo, inonda  di seduttiva e riservata eleganza chi lo indossa. Sempre nell’ombra discreta di altre piante dove da il meglio di se, è associata a una donna dalla femminilità forte, che non ama esibire le proprie qualità alla luce del sole, ma forse, proprio per questo, ancora più affascinante.

Diffusa nelle regioni calde e tropicali dell’Africa e dell’Eurasia, la gardenia arrivò in Europa alla fine del 1700 e divenne subito popolarissima, per le sue brillanti foglie verde cupo e i grandi fiori bianco crema, dall’ intenso profumo simile a quello del gelsomino.

Come definire il profumo della Gardenia? Ha la stessa intensità ed opulenza dei fiori tropicali, con una nota più verde e fresca e la solarità della tuberosa.

Nonostante gli innumerevoli tentativi da parte dell’industria profumiera, non è possibile ricavarne l’olio essenziale.  A parte le riproduzioni nei laboratori di sintesi più o meno riuscite, alcuni abili  compositori di profumi, riescono a ricreare il sentimento del profumo della gardenia, facendo dei melange di note odorose (una di queste è sicuramente il gelsomino). Lo stesso procedimento vale per molti altri fiori tra cui il Mughetto.

Deve il suo nome ad un botanico americano che, guarda caso, si chiamava Alexander Garden. Quando si dice “Un Nome, un Destino”!

Il messaggio che porta con sè la Gardenia di raffinata eleganza è dovuto, in parte,  anche al grande successo che ebbe agli inizi del ‘900, periodo nel quale, la profumata gardenia, soppianta la bellissima ma senza odore orchidea, come ornamento per le serate delle dame e, considerate le sue dimensioni discrete, diventa di moda anche fra i gentiluomini che se l’ appuntano all’occhiello.

Moda che si rese ancora più evidente, con  il romanzo di Edith Wharton,  L’Età dell’Innocenza, vincitore del Premio Pulitzer nel 1921.  Nel romanzo viene consigliato agli uomini dell’alta società newyorkese, d’indossare sempre una gardenia nell’occhiello, come segno di distinzione ed eleganza. Sigmund Freud, che all’epoca era già famoso,  raccontò ad un suo estimatore poeta, quanto amasse questo fiore per i suoi petali e il suo profumo.

Tra gli uomini più influenti dell’epoca,  un amante delle gardenie e dei profumi, oltre che della bella vita con tutti i suoi eccessi e connessi, fu il grande Gabriele D’Annunzio.

D'Annunzio con Gardenia
Archivio del Vittoriale

Il Vate aveva un rapporto epistolare molto attivo con il suo fornitore di profumi, tale Marco Ferrari. Nelle lettere fra i due, c’è un continuo dialogo tra gli effluvi di profumi con i fiori. Leggendole si rimane stupiti della conoscenza dei Profumi e dei grandi Maestri Profumieri dell’epoca, che lui chiamava “Odorarius Magister” con i suoi continui rimandi all’amatissima Francia, sua seconda patria.  Rosine, Caron, Guerlain, sono solo alcuni dei nomi dei grandi compositori di profumi citati in queste lettere.  Marco Ferrari, modenese di origine patrizia, nel 1921,  rilevò la Farmacia di Gardone. Fu così che conobbe il Vate, dando inizio ad una per lui proficua collaborazione,  divenendone il fornitore ufficiale di medicine, prodotti da toeletta, prelibatezze gastronomiche e, naturalmente profumi, per il quale D’Annunzio spendeva capitali.  Tutto ciò è ampiamente documentato nelle Lettere pubblicate da Elena Ledda, con l’aiuto del figlio di Marco Ferrari, Giulio.

Proprio mentre ricercavo la foto di Gabriele D’Annunzio con la gardenia nell’occhiello postata qui sopra, clicco, incuriosita, sul link dell’articolo di Io Donna, famoso inserto del Corriere della Sera, del 1° Maggio 2015, dove scopro la mania di inviare messaggi a mò di pizzini?!! Tweet  o sms della prima generazione?!, beh insomma, chiamateli come più vi aggrada, fogli volanti con richieste precise del menu del giorno alla sua fedele cuoca, tale Albina Becevello, soprannominata Cuoca Pingue, o Suor Intingola, o Suor Indulgenza Plenaria (???!!!) o Suor Ghiottizia. Tutti nomi e “vezzeggiativi” che D’Annunzio riservava alla sua cuoca. Spassosissimo e curioso articolo!

Che personaggio Gabriele D’Annunzio! Credo che quando le circostanze ti chiedono di esprimere un giudizio, e il mio non conta nulla sia ben chiaro, bisogna sempre disgiungere il parere sull’uomo, con tutte le sue fragilità e debolezze, manie e megalomanie, dalla peculiarità della sua arte. Gabriele D’Annunzio, grafomane impenitente, riusciva a dare l’allure di un evento poetico anche alla trascrizione dei suoi desideri culinari quotidiani, così come alle Lettere rivolte all’amico farmacista Marco Ferrari: ” Ancora tre gardenie candidissime! Grazie. I rimedi di ieri giovarono alla persona che ho in cura……..Mi consenta le cassette di profumi fino a domani, perchè non ho ancora finito di scegliere.  Ha, come una volta, i vaporisateurs di Rosine? Specialmente Tout la foret.? ……(17 Luglio 1924)

E in un’altra lettera, datata 20 luglio 1925, scrive ancora, a proposito di gardenie…“le sue gardenie seguitano a profumare e candidare il Vittoriale con grande rovello del giardiniere Vigilio… 

E chissà, se fra tutti i suoi profumi, D’Annunzio aveva conosciuto, annusato, traendone magari anche ispirazione,  il Profumo Gardez-Moi di Jovoy.!?

La prima versione di Gardez.moi  Jovoy Paris nacque proprio negli anni ’20, un profumo sontuoso, ricco ed avvolgente, presentato in un flacone di Baccarat in cristallo nero raffigurante un gatto.

Un profumo che nasceva dopo gli anni bui della guerra in una Parigi con una grande voglia di riappropriarsi dei piaceri della vita. Un profumo per una donna affascinante ben  rappresentato dalla figura femminile sinuosa ed elegante mentre guarda la Tour Eiffel sotto i raggi della Luna..

Anni dopo, nel 2012 Jovoy Paris affida al grande Maitre Parfumeur Bertrand  Duchaufour, la rivisitazione in chiave moderna di Gardez-Moi  Gli chiede di ricreare la stessa atmosfera frizzante e seducente del primo profumo. Duchaufor, come sempre, riesce nell’impresa, Pur rispettando lo spirito e l’atmosfera di quegli anni, riesce a conferire alla fragranza una sensibilità moderna e contemporanea.

Nasce così Gardez-Moi, dal bouquet di gardenia e fiori bianchi posti in contrasto con note verdi acquatiche (ciclamino e fiori d’acqua), un profumo ricco ed armonioso molto femminile e sensuale.

gardez,moi con sfondo Palais Versailles
ph: Web jovoy.com

Lo stesso Duchaufour lo descrive così:

” Questa gardenia nasce da un bouquet di fiori bianchi molto opulento e ricco di contrasti, con riflessi freschi ed acquatici (ciclamino e note d’acqua) ed effetti verdi di foglie stropicciate nelle note iniziali, che sostengono il volume della composizione e rendono questo profumo, allo stesso tempo, ricco e armonioso, femminile e sensuale, ma sempre fedele nel tempo.”

Aggiungo che personalmente ho trovato magnifico indossarlo! Bellissima proiezione e persistenza. L’equilibrio e l’armonia con la quale sono state combinate le note acquatiche floreali e l’impressione del verde, lo rendono perfetto per qualsiasi stagione ed occasione. Che dire?! Bertrand Duchaufour ha fatto centro anche questa volta.

Non sono certo sicura che D’Annunzio conoscesse questo profumo, ma di una cosa sono certa. Che se l’avesse conosciuto non sarebbe stato d’accordo con la definizione di Profumo per Donna. Un esteta come lui lo avrebbe annusato, indossato e fatto indossare alle sue innumerevoli amanti. Un profumo bello ha un’anima e l’anima non ha sesso.

gardez-moi

 

Gardez – Moi    (Tienimi! in francese)

Eau de Parfum 100 ml

Note di Testa: Coriandolo, Aldeidi, Ciclamino, Foglia di Pomodoro

Note di Cuore: Ylang Ylang, Assoluta di Gelsomino Egiziano, Assoluta di Mimosa, Gardenia, Giglio, Storace
Note di Fondo: Legno di Cedro della Virginia, Musc, Vaniglia, Muschio di Quercia

 

Solo nelle Profumerie più esclusive
Per conoscere i punti vendita:  http://www.jovoyparis.com

Ella Donati

Profumologa

lavitapresaperilnaso@gmail.com

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2 pensieri su “About Gardenia & Co.

  1. Articolo molto interessante e ricco di spunti, è sempre un piacere leggerti! Continua a seguire il tuo istinto; vuoi mettere la soddisfazione di scrivere liberamente nei tempi e nei contenuti? Per me vale più di migliaia di followers.
    Grazie e a presto!

    "Mi piace"

    1. Grazie! Ho fatto una scelta. Quella della qualita’ a discapito della quantita’. Il mio blog e’ scritto per tutti ma non e’per tutti. E’ un po’ di nicchia, come era di nicchia un certo tipo di profumeria artistica fino a qualche anno fa. Ora sono rimasti in pochi. Troppi marchi nati dal vuoto e dall’esigenza di fare business che si spacciano per profumeria artistica. Ma quando li annusi e li testi ti ritorna indietro il senso del nulla di chi li ha creati. Buona giornata e a presto. Ella

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