Serendipity

Beauty Bellezza Star Christian Schloe
Christian Schloe

Il Dizionario italiano traduce la  parola “Serendipity” con

“il fare casualmente piacevoli e inattese scoperte, il trovare qualcosa per puro caso, (lett) serendipità f.”

Ma non è “casualmente o per puro caso” che mi capita di fare piacevoli e stupefacenti scoperte. Avvengono nel momento in cui ho bisogno di risposte, o quando sono incerta su una strada da prendere, con quelle che tutti chiamano semplicemente “coincidenze” ma che coincidenze non sono.

Non parlo e non vedo spiriti o cose di questo genere e non sono mai appartenuta a gruppi nè tantomeno sette, e gli unici Maestri che ho avuto (intendo spirituali, degli altri per lavoro o per studio ne ho avuti tanti e spero di continuare ad averne sul mio percorso) li ho trovati sui libri, veri o propri portali verso altre dimensioni.

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Da queste letture e dalle infinite ricerche in Internet,  grandiosa enciclopedia che mi ha offerto l’opportunità di conoscere cose per le quali non mi sarebbero bastati anni nelle biblioteche, nasce la mia comprensione nel capire l’importanza di osservare, domandare e cogliere il messaggio che prima o poi arriva, puntualmente, nelle pagine di un libro aperto a caso, in un numero letto sulla pensilina del bus e che ci perseguita tutto il giorno, in una persona che incontriamo, nel fruscio di una foglia che ci cade leggera sulla spalla.

Vi starete chiedendo a chi domandare. Semplicemente a noi stessi, a quell’Essenza Divina che tutti noi abbiamo e che non lasciamo emergere, soffocati dai pregiudizi, dai sensi di colpa, da quel senso di bastarda paura di non essere compresi, di non essere amati abbastanza, di “NON ESSERE”. Punto.

La Verità è che Noi Siamo.

Il percorso per arrivare a comprendere questo può essere molto lungo e faticoso, ma d’altronde, come disse Platone “Una Vita senza ricerca non merita di essere vissuta”. Ma cosa ricercare? Potrei dire la Felicità, l’Amore, il Benessere Fisico, Mentale e Spirituale. Certo, anche questo. Ma per raggiungere questi Stati di Equilibrio bisogna innanzitutto comprendere qual’è la nostra missione e quali lezioni dobbiamo apprendere in questa vita.

Tutto questo per raccontarvi che, l’altra sera, mentre ero immersa nella vasca da bagno, attorniata dal calore e dalla luce di una candela di olibano, pensavo a cosa fosse più corretto rispondere alla domanda di un’amica, che voleva intervistarmi per il suo blog, riguardo alla definizione della mia professione.

Mentre la mia testolina dai capelli biondi sempre più corti, s’immergeva con soddisfazione nell’acqua profumata di rose, i miei pensieri riflettevano sulla mia definizione preferita degli ultimi anni: Profumologa. Già, ma in quanti la capiscono?

Bisogna spiegare che il termine profumologa, che è composta dalla parola “logo” cioè “parola”,  e profumo, era stato coniato molti anni fa da alcuni colti amici, i quali avevano voluto definire, con una parola, la mia attitudine a raccontare i profumi interpretandone le note, i colori e i suoni.  E questa è una parola che sul dizionario non esiste e quindi, come mi ha fatto notare una giovane donna molto in gamba, non posso inserirla in un curriculum, e forse nemmeno in un’intervista.

Altre  definizioni derivate dalla mia formazione e percorso professionale potrebbero, o  meglio, dovrebbero essere: erborista, naturopata, esperta di profumi e cosmesi. Nessuno di questi  in questo momento mi soddisfa, tantomeno naturopata, se si intende qualcuno che “cura” le patologie con i derivati dalla natura. Per fare questo bisogna essere medici ed aver studiato molto approfonditamente il corpo umano. A tutto ciò bisogna unire una buona dose di osservazione del corpo umano e conoscenza della natura. Saperci osservare è fondamentale per capire da dove nascono i nostri problemi fisici ed emozionali. In questo senso, la lettura di un vecchio libro di medicina cinese, “Il medico di se stesso” molti anni fa, è stato importante in questo processo di conoscenza. La comprensione della Bioenergetica e della Floriterapia hanno completato la mia visione d’insieme sull’essere umano.

Mentre i miei pensieri si susseguono cercando di trovare una definizione in equilibrio tra Ragione e Sentimento, mi coglie all’improvviso un altro termine estremamente vago ed incredibilmente sfruttato, spesso senza ragion d’essere. “Operatrice olistica”. Peggio che mai. E’ come  dire tutto e niente.

Certo potrei dire che sono una “ricercatrice appassionatamente curiosa dell’Universo della Bellezza a 360°”. “Che vuol dire?!”  “Va beh dai, ma ti sembra che una per descriversi deve dire tutta sta’ roba?! E poi ricercatrice!!! Sembra che me la tiri come se fossi un’accademica!!” Avete capito vero che son sempre io che parlo mentre sono immersa nell’acqua fluttuante?!

Sbuffando, riemergo a mo’ di balenottera dall’acqua e ritrovo uno dei miei due gatti che mi guarda con il solito portamento da sfinge e una buffa espressione, quasi percepisse i pensieri bizzarri  che mi frullano per la testa. Ciò rende il gatto l’animale magico  qual’è.

Gli tiro uno schizzetto d’acqua e lui, nello scappare, butta in terra la mia preziosa conchiglia, ricordo della nonna materna. Dopo essermi accertata che non si fosse scheggiata, ripetei quel gesto a me tanto caro, che compio da quando ero piccina ed ero nella casa della nonna. Appoggiarla all’orecchio per sentire il rumore profondo del mare, rimasto lì, immutato nel tempo, racchiuso in quella piccolissima cavità circondata e protetta dall’aureo guscio.

foto meravigliosa Open your mind mare con conchiglia sulla spiaggiaComplice il profumo della candela all’olibano e quello dell’acqua profumata di rosa, insieme al suono dell’acqua profonda, la mia mente si connette ad uno dei capitoli del libro che sto scrivendo. Penso al messaggio celato nelle parole, nei suoni, nei colori, e negli aromi che si anagrammano in amori , contenuti fra le righe del libro della mia vita.

Ho molte perplessità. Non comprendo perchè dovrei pubblicarlo  come questa coincidenza mi suggerisce. E sul Blog! Dove tutti quelli che non hanno idee proprie, ti copiano facendo tranquillamente copia e incolla come se niente fosse neanche ringraziandoti! Neanche il copyright a volte è sufficiente. E’ vero, come ho letto su un blog, che alla fine copiare non paga. E poi, mai come in questo caso, questa è la storia della mia vita e del mio destino da osmonauta, con le mie esperienze, i miei dolori e le mie gioie.

Nonostante ciò,  ero  arrabbiata con questo pensiero che m’incalzava quasi fosse  un’indicazione perentoria. Riconoscevo che che c’erano delle coincidenze che si ripetevano, coincidenze che si resero ancora più palesi il giorno dopo, 8 novembre.

L’8 novembre era una data particolare per me. Ricorreva il trigesimo del passaggio ad altra vita di una persona importante della mia vita.

Fu così che la mia mattinata fu parzialmente dedicata al suo ricordo. Pensieri di luce, preghiere, meditazioni e benedizioni fanno sempre bene, a chi se n’è andato e a chi resta. Successivamente, ascoltando la radio, sento che l‘8 Novembre si ricorda San Martino nel giorno della sua morte, mentre viene celebrato l’11 Novembre, giorno in cui si svolsero i suoi funerali. Lo sapevate? Io proprio no.

Beh, a questo punto avevo capito che dovevo pubblicare il capitolo del libro, ne ero certa, e, ovviamente lo pubblicherò sabato, 11 novembre, San Martino. I messaggi erano chiari. Gli odori dell’acqua, dell’incenso e delle rose, il suono dell’ancestrale acqua, l’8 novembre, San Martino.

Rileggo il capitolo per cronometrare il tempo necessario a leggerlo. Mentre lo leggo noto un particolare che non ricordavo più. L’Arcangelo Michele viene celebrato il 29 settembre ma anche l’8 Novembre dalla chiesa ortodossa. Il mio cronometro si ferma un attimo che sembra un secondo d’eternità insieme ai battiti del mio cuore.

Lo so, non potete capire adesso, ma se avrete voglia di leggerlo, capirete il perchè di tanta emozione. Passato lo stupore e la meraviglia di questi doni immensi che il Creato mi elargisce, ho ripreso la lettura dall’inizio. Dieci minuti o poco più. Spero che, per qualcuno di voi, diventino minuti preziosi, fonte d’ispirazione e riflessione.

E chissà che qualcuno, leggendolo, e ricordandosi ciò che ho fatto e sto facendo, mi dia una definizione.

Intanto Io Sono e Mi sento ...Una Giardiniera Dell’Anima.. o almeno ci provo. Grazie.

Ella Donati

P.S. Per favore, scrivetemi i commenti sul Blog. Tanti mi scrivono su Messanger, in privato o su Instagram ed io vi rispondo volentieri, ma vi assicuro che se scrivete sul Blog nessuno vedrà il vostro indirizzo email. A volte sono messaggi belli e stimolanti che potrebbero suscitare interesse anche in altre persone così da aprire un piacevole confronto.

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