La Natura Essenziale dell’Amore

“Il Corpo, quel magnifico involucro che contiene l’Anima e che rende visibili i  nostri sentimenti, traducendo l’ emozione invisibile del Profumo, in amabile ambasciatore di Amore.”    (Ella Donati)chackra 1.con colori e profumiL’olfatto e la percezione degli odori possono avere un ruolo fondamentale nel modulare o stimolare il desiderio e la sessualità, placando  le ansie derivate da una eccessiva timidezza o risvegliando l’energia nascosta della Kundalini.

Non esistono profumi che garantiscano uno stimolo o una reazione  afrodisiaca assoluta che siano validi per tutti, nonostante ciò che i messaggi pubblicitari vogliano farci credere. A seconda del proprio vissuto e delle proprie esperienze, un profumo o anche il singolo olio essenziale, può avere una risposta psicoemotiva differente da un individuo all’altro.

Nonostante ciò esistono delle essenze che, per varie ragioni, vengono ritenute particolarmente idonee per predisporre agli incontri amorosi.

India sandalo albero del Paradiso

Alcune di esse, come per esempio il Sandalo, (Santalum Album Indiano), ha la caratteristica di assomigliare olfattivamente  all’ androstenolo, ormone molto simile al testosterone. Per questo motivo il Sandalo è da sempre ritenuto un odore “maschile”, sebbene, avendo caratteristiche antropologiche e storiche molto antiche, sia molto utilizzato anche nei profumi femminili come fissativo e nota di fondo, per equilibrare i contrari e mettere in comunicazione i canali energetici dei chackra. Nonostante questa sua profondità che trova la sua giusta collocazione nel 2°chackra, il Sandalo ha da millenni una grande evocazione spirituale, legata alla civiltà e alla cultura orientale.  Per i Buddisti il Sandalo sarebbe l’Albero del Paradiso, il cui legno venne utilizzato per fabbricare il carro del Sole.

Sappiamo che tra tutti i sensi l’olfatto è il più misterioso ed ancestrale, quello a cui è impossibile sottrarsi perchè ti penetra nelle narici e nel cervello e può diventare, a seconda dei casi, una magnifica o diabolica ossessione. E’ così. Quando ti penetra nel cervello un odore o un profumo continui a sentirlo ovunque,  persino nel vento.

campo-lavanda-con-mongolfiere

Personalmente ritengo possibile che l’emozioni e le sensazioni suscitate da taluni profumi, possano nascere anche da ricordi di vite precedenti.  Senza scomodare tali teorie, è insindacabile che le nostre cellule olfattive mantengono tracce ed informazioni del DNA dei nostri antenati. E le cellule che compongono il sistema limbico, sede delle nostre emozioni olfattive, non fanno eccezione.

 

Come racconta nel suo libro “Antropologia dell’Olfatto” Alessandro Gusmann, i nostri antenati, fin dall’antichità, bruciavano resine e legni per propiziarsi favori,  e regine leggendarie come Cleopatra e la Regina di Saba, seducevano i grandi della terra cospargendosi di unguenti profumati di fiori. Questo ci fa capire il perchè le cellule olfattive del nostro cervello,  collegheranno al piacere e al riscontro amoroso. proprio quel tipo di profumi. Una spiegazione assolutamente convincente del perchè certi profumi, più di altri, al di là di argomentazioni scientifiche che scomodano feromoni e affini, possono essere più seducenti che altri per taluni individui.

Fin da quando esiste il mondo si tramandano storie fantastiche dove profumi leggendari circondavano di un’aura dorata le vicende amorose. Probabilmente, quando Shakespeare scrisse “Antonio e Cleopatra”, aveva  letto le annotazioni di Plinio, fantastico “giornalista scientifico” dell’epoca, il quale narrava degli incredibili rituali quotidiani, ricchi di unguenti e bagni profumati della più grande seduttrice di tutti i tempi: Cleopatra. Si racconta anche che era solita profumare le vele delle sue barche di “gelsomino” affinchè il vento profumato annunciasse il suo arrivo. Oppure che era solita far ricoprire il pavimento di petali di rosa fino a ricoprire l’intera stanza come un tappeto su cui far camminare i suoi amanti per condurli fino al talamo.

AntonioeCleopatra_g

Gli odori delle resine e dei legni prima e dei fiori successivamente, sono sempre stati presenti nelle dichiarazioni d’amore. Nel più antico proclama d’amore “Il Cantico dei Cantici”, tutto ruota intorno agli aromi e ai profumi dei fiori fra colline di vitigni ed alberi di cedro celebrando la Bellezza della Sposa sotto il segno dell’Amore. Appunto, sotto il segno dell’Amore che è Universale, in senso lato e nulla di meglio della Rosa per gli infiniti simboli e sfaccettature di significato e di odore a seconda del colore. Parole raccontate in testi antichi che rimangono indelebili nella nostra memoria ed è per questo che consideriamo il gelsomino e la rosa come le essenze dell’amore, che diventa passionale se si uniscono alla cannella o al patchouli. Il chakcra del cuore, condotto da Venere dea dell’amore che si unisce al Fuoco del rosso Marte nel 1° chackra.

 

Eppure ci sono donne che adorano il profumo di gelsomino ed altre che non lo sopportano così come avviene per la rosa. Alcune la amano, altre non la sopportano, tranne che poi far provare loro un profumo con la nota di rosa predominante ed innamorarsene. Ma questa è un’altra storia.

L’Ylang-ylang, insieme al gelsomino e alla rosa, è un fiore dal profumo seduttivo ed afrodisiaco.  In realtà non credo che esistano cibi o profumi afrodisiaci. Non esistono prove scientifiche in merito. La parola afrodisiaco viene da Afrodite, la versione greca di Venere, la dea della Bellezza e dell’Amore. Afrodisiaco diventa quindi la bellezza di un’atmosfera calda e accogliente, la bontà di un cibo cucinato con amore, una pelle morbida, vellutata e profumata preparata per accogliere l’amore, tutto questo ed anche di più, è afrodisiaco.

L’ylang-ylang, pur essendo poco citato nella storia, è uno dei fiori considerati più seduttivo. Sapete perchè?! E’ vero che è poco citato nei testi e nella letteratura considerato com’è il fratello povero del gelsomino, ma questo fiore, detto anche  Il fiore dei fiori, il cui nome botanico è “Cananga Odorata“, è sempre stato presente in abbondanza nell’Asia sudorientale, ma soprattutto nelle Isole Comore e in Madagascar dove è ampiamente coltivato ancora adesso. La sua reperibilità e la sua raccolta (più abbondante e facile del gelsomino) l’hanno reso meno affascinante da un punto di visto letterario. Nonostante la sua apparenza delicata, ha un profumo dolce,  suadente ma anche stimolante. Il suo aroma scioglie tensioni sia fisiche che emotive, ha un’azione euforizzante e allo stesso tempo calmante. Infatti il suo chackra di riferimento è il secondo, di colore arancione, a metà tra la passione del rosso e il respiro del diaframma dal solare giallo.

Ylang-Ylang-3

E allora via con un paio di ricette create con quest’essenza. Un bagno con l’acqua piacevolmente calda (36°-38°) con un paio di cucchiai di bagnoschiuma base con 18-20 gocce di olio essenziale di ylang ylang, ci renderà più disponibili ad un incontro romantico. Nel caso non abbiate il bagnoschiuma neutro, mettete le gocce in un pò di miele, latte o panna e agitate il tutto nell’acqua.  Come già sapete,  gli oli essenziali non si sciolgono nell’acqua.

Per la ricetta che segue è ancora più importante che facciate attenzione alla qualità dell’olio essenziale. Fidatevi delle aziende più conosciute che certificano chiaramente sull’etichetta il nome botanico in latino, l’origine e la modalità di estrazione oltre che il numero di lotto. E naturalmente fatevi consigliare sempre dal vostro erborista o farmacista di fiducia.

Un’altro metodo per capire la qualità di un olio essenziale è metterne un pò sulla pelle. Se dopo pochi secondi è assorbito, l’olio è puro. Se invece rimane più a lungo molto probabilmente è stato allungato con oli vegetali o peggio, sintetici.

Un cocktail euforizzante per una serata romantica:

Per due calici:

300 ml di champagne o un bel Bollicine italiano

200ml di succo di pompelmo rosa o mango

1 goccia di olio essenziale di ylang-ylang

mescolate il tutto ed agitate. Fresco, euforizzante, divertente. Ingredienti irresistibili.

Auguri a tutti gli innamorati, auguri a chi è innamorato dei propri figli, dei propri compagni, degli amici, quelli pelosetti e quelli no, auguri a chi ama la vita, sempre e comunque. Profumiamo la Vita d’Amore, quello vero, bello e sincero, quello che profuma l’anima.

Ella Donati

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