Quando l’Arte del Gusto incontra l’Arte dell’Olfatto.

 

 

 

L’8 Marzo scorso ho trascorso un pomeriggio piacevolissimo. Non avrei potuto festeggiare meglio la giornata dedicata alle donne.

Ho sempre un atteggiamento controverso nei confronti di queste feste istituite per lo più da motivazioni commerciali. E dopo anni e anni di negozio, dove son stata costretta ad adeguarmi alle esigenze commerciali altrui, posso permettermi di andare controcorrente, dichiarando, con il volto e la voce di Renato Zero, che sarebbe meglio lasciare i rametti di mimosa sulle piante e regalare alle donne ciò che non appassisce mai: la tenerezza, il rispetto e l’amore.

Renato Zero

Non me ne vogliano i fioristi. Io adoro i fiori . Non che non mi piaccia la mimosa, ma è uno di quei fiori che appassisce subito acquisendo un profumo spiacevole.

Così decisi di portare il sole che splendeva alto nel cielo, indossando il profumo della mimosa racchiuso tra pareti di cristallo. Altro non poteva essere che

“Mimosa pour Moi” di L’Artisan Parfumeur, affascinante sentire delle piante di mimosa nei giorni di marzo sulle coste mediterranee. Un’esplosione di gioiosa freschezza fiorita sulla pelle. Mimosa pour moi

Una giacca gialla, un pantalone nero ed una mantella di Elisabetta Franchi, completavano l’outfit per il pomeriggio milanese che mi attendeva.

Qualche giorno prima Simona, una delle mie clienti amiche più straordinarie, con la quale ho avuto il piacere e l’onore di continuare l’amicizia al di là dei tempi e dei luoghi, mi chiamò, chiedendomi se sapevo dove poter sentire dei profumi fantastici: Stephane Humbert Lucas 777. Ne aveva acquistato uno: Une Nuit de Doha durante uno dei suoi viaggi.

Le dissi che per sentirli, per quel che ne sapevo io,  il posto più vicino per noi era a Milano. Ero curiosa anch’io di annusare tutta la collezione, poichè, proprio durante un mio soggiorno a Dubai, avevo avuto l’opportunità di sentire uno di questi meravigliosi profumi:

 Soleil de Jeddah di

Stephane Humbert Lucas 777, creatore e naso dei marchi Nez a Nez e So Oud che pochi anni fa ha creato una sua linea indipendente.

 

 

 

Innegabile il fascino che il numero 7 utilizzato nel logo sprigiona. Fortemente voluto da Stephane per la sua simbologia legata alla spiritualità, numero magico in tutte le culture, dona un’ulteriore allure di bellezza misteriosa ai flaconi in cristallo dalle linee orientali. Tutto, fin dal primo istante che lo sguardo si pone sulle meravigliose bottiglie, suggerisce che stai per immergerti in una magia profumata, un’alchimia di preziose essenze, legate in un intreccio sinestetico di suoni, forme e colori.

Mi aveva conquistato da subito, probabilmente perchè già nei primi effluvi avevo sentito una delle mie note preferite, l’Osmanthus, accompagnata da una nota erbacea di Camomilla secca che poi definii Elicriso,  e delle note luminose di Limone. Poco dopo venni avvolta da note ambrate fuse in un morbido iris che diventa meno polveroso, grazie ad una nota di cuoio e vaniglia. Proprio per queste sue caratteristiche può essere indossato da uomini e donne. Mentre ricordavo il momento in cui l’avevo annusato, pensai che sarebbe stato molto bello risentirlo oggi, Festa della Donna. In Soleil de Jeddah c’e’ tutta l’energia e la forza del Sole e tutto il mistero della Vita di cui noi donne siamo portatrici. Chissà se a Simona sarebbe piaciuto.

Solare come sempre, sprizzando energia e buon umore, arriva a a bordo della sua Smart super tecnologica. E via verso Milano sotto un cielo terso ed un caldo che non ti aspetti rispetto alle temperature sotto zero dei giorni precedenti. Prima di arrivare alla nostra meta in zona Sant’Ambrogio, facciamo tappa nel mitico locale di Marchesi in  Montenapoleone. Qui, la tentazione di gustarsi una squisita fetta di Sacher con un the al gelsomino,  è inevitabile. Tra mille chiacchiere dovute al tanto tempo trascorso senza vedersi, il tempo scorre sereno tra le pareti tappezzate di fiori nei toni pastello.

Mentre si allontana brevemente, penso che lei, ancor prima di essere una splendida donna, è una persona fantastica, coraggiosa, intraprendente, innamorata della sua vita e delle persone che le stanno accanto e della sua grande mamma Francesca.

In realtà di grande ha solo lo spessore morale ed etico che ha trasmesso alla figlia.  Mamma Francesca è uno scricciolo. Nonostante ciò è sempre attiva e presente nell’attività di ristorazione della figlia.

Ma che ristorazione!  A Bergamo credo che tutti conoscano la Vineria Cozzi, di cui Simona è titolare fin da ragazzina. Luogo di culto del buon cibo e del buon vino, è una tappa quasi obbligata per chi si trova a passeggiare nella centralissima Via Colleoni, nel cuore di Città Alta.   Qui la sua creatività si coniuga ad un’atmosfera elegantemente raffinata in un’ apparente semplicità.  La conoscenza profonda della cucina e delle sue materie prime, si sposa ad una vera e propria vocazione per una continua ricerca della bellezza, quella vera bellezza che è anche  gratitudine, gioia riflessa nei piatti creati ad arte, coi colori sprigionanti profumi che ti fanno venire l’acquolina in bocca ancor prima di assaggiarli. Menu-immagine-in-evidenza

Da sempre appassionata di bei profumi, è una gioia illustrarle le storie raccontandole gli aneddoti e le leggende di cui sono intrisi i profumi, quasi fossero elisir da  gustare con tutti i sensi. E da fantastica chef qual’è, mi diverte vederla quando su qualche nota gourmande “golosa”,  fa schioccare la bocca come se stesse assaggiando un bocconcino delizioso.

Come tutti gli chef che si rispettino, ha verso il senso dell’olfatto un profondo rispetto. IL Cielo, al momento della sua nascita, si era schierato affinchè i 5 sensi si rispecchiassero nella sua vita e nel suo lavoro.  Il suo tema natale rispecchia fedelmente la sua vocazione, passione e curiosità nel continuare a voler imparare dagli altri. Credo che questo sia uno dei segreti del suo successo. Il continuare a ricercare, viaggiare e conoscere ciò che fanno gli altri chef e, al contempo, condividere ed insegnare al suo team le sue idee e il suo sapere.

Fantasia, tradizione, genuinità, accoglienza e una gamma eccellente di vini profumati completano questo posto da favola. E che dire dell’opportunità di farsi preparare dei cestini da pic-nic per degustare prelibatezze sui prati delle Mura di Città Alta o dovunque voi vogliate andare?

 

 

 

Torniamo al nostro pomeriggio milanese festeggiando (casualmente) l’8 Marzo. Arriviamo alla Profumeria Centro Estetico Ylang Ylang, la cui titolare, la signora Lucia vanta un’esperienza nella profumeria trentennale, fatto che si intuisce appena inizia il nostro percorso di conoscenza.

Oltre ad avere molti brand conosciuti  come Diptyque, L’Artisan Parfumeur, Byredo ecc., ha alcuni marchi sconosciuti ai più grazie alla  sua giusta attitudine nel compiere un lavoro di ricerca per soddisfare le reali necessità di una clientela esigente. Tra questi c’è appunto Stephane Humbert Lucas, motivo della nostra visita.

Inizia il nostro percorso olfattivo. Il primo che ci fa annusare e’ “Mortal Skin” e subito dopo “Wish Come True”. Tutti e due molto interessanti, ma come prevedevo, conoscendo bene i gusti di Simona, non proprio di suo gradimento o, almeno, diciamo che non ne cade innamorata.

Attendevo  con curiosità il momento in cui avrebbe sentito “Soleil de Jeddah“. Volevo riconoscere quell’espressione quasi di stupore e di gioia quando si annusa qualcosa che ci appartiene nell’intimo. E infatti…

pur essendo diverso da “Une Nuit a Doha” sapevo che quella sinergia di note dolci cuoiate legate alla solarità erbacea dell’Elicriso avrebbero avuto il sopravvento. E così fu.

Tempo di permanenza in profumeria: circa due ore. Quando guardammo l’orologio la nostra espressione fu: “Ooops!”. Lei alla sera aveva una cena di famiglia.

Ne è valsa la pena. E’stata una fantastica giornata. Soleil de Jeddah è il profumo perfetto per rappresentare le donne coraggiose, belle, uniche, colorate, piene di gioia di vivere e voglia di vivere la vita portando avanti i propri obiettivi e i propri sogni, ma anche per quelle donne che non rinunciano mai alla loro femminile sensualità.

Bilancia e Gemelli, segni d’Aria, portatori di comunicatività, creatività e bellezza con una intuitiva Luna in Scorpione. Sensibilità e capacità di intuizioni profonde. Altri indizi…l’amore per le orchidee che cura con amore e per il color fiordaliso. Questa è Simona e molto, molto di più.

Auguri a tutte le donne e a tutti gli uomini, affinchè le loro vite seguano percorsi, a volte paralleli, a volte uniti, ma mai divisi, perchè abbiamo tutti la stessa meta che è una ed unica, quella verso l’amore.

Ella Donati

Copyright ©2017 La Vita Presa Per il Naso – Tutti i diritti riservati. Vietata la copia anche parziale.

 

Vineriacozzi-imm-evidenza

 

Vineria Cozzi- Via Bartolomeo Colleoni, 22  Città Alta -Bergamo

Una bellissima poesia di Agostino Degas

Non smetteva di essere solare

neppure nei giorni in cui la nebbia le avvolgeva l’anima

e la tristezza le graffiava il cuore.

Accenni di sorrisi le illuminavano gli occhi.

indossava la sua malinconia

con leggerezza ed eleganza.

Parcheggiava la sua vita

e si guardava dentro,

in attesa che la nebbia si diradasse.

perchè  lei non aveva mai fretta,

sapeva sempre aspettarsi.

Le piaceva vedersi tornare.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Pubblicità

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...