Avete mai sentito parlare della Teoria delle Segnature?
Forse sì. Io stessa ne ho parlato in modo sommario su questo blog. In realtà non è semplicemente la corrispondenza di un organo del nostro corpo ad un elemento naturale come erbe fiori, frutti, i cui principi attivi, per analogia, sarebbero molto utili al mantenimento in salute dell’organo corrispondente, ma è molto più di questo.
In qualche modo c’entrano i pianeti, le pietre, i colori. Insomma tutto ciò che osservando il cielo nell’alternarsi delle sue stagioni e dei suoi fenomeni climatici, trova un riferimento sulla Terra. Già, ma come si capisce? Leggendo, studiando le innumerevoli pubblicazioni in merito trovabili sia in Internet che nelle librerie, ma anche con l’osservazione di ciò che ci capita quotidianamente, cercando, scrutando con la curiosità appassionata che dovrebbe accompagnarci durante tutta la vita, divertendosi a mettere insieme i tasselli, come in un puzzle di quelli che non finiscano mai.
E così che una necessità come quella di far visita al proprio dentista può diventare l’occasione e farmi scaturire il desiderio di approfondire il tema del melograno, buttando qua e là i suoi carmigli semi, per stimolare la mia conoscenza e chissà, forse anche quella di chi mi legge.
Certo, probabilmente un altro dentista non mi avrebbe suscitato questa curiosità, ma devo dire che il Dottor Pietro Fratus è molto speciale e mi son sempre trovata in perfetta sintonia. Riesce a mettere a proprio agio chiunque con il suo modo di fare spontaneo e sorridente e, cosa non da poco, ha una leggerezza nell’adoperare gli strumenti del mestiere da avermi fatto esclamare in passato il fatidico “Già fatto!?”
C’è un altro motivo che rende piacevole la seduta da Pietro. Il suo studio principale si trova a San Pellegrino Terme così che, in occasione della visita, si può approfittare e andare a coccolarsi presso le bellissime strutture termali situate a duecento metri.
Detto questo, tra una seduta e l’altra, capita anche di discorrere di argomenti “profondi” sempre con leggerezza e ironia.
Vi starete domandando cosa c’entri Pietro con il Melograno?! Ora ve lo racconto.
La mattina in cui dovevo recarmi a San Pellegrino, durante una delle mie avventure in quel Regno misterioso dell’Invisibile, fatto di strade tortuose contornate da cespugli più o meno fioriti, m’imbattei in un bellissimo dipinto di Sandro Botticelli datato 1487:
La Madonna della Melagrana.
Dipinto che da subito mi suscitò, oltre che pensieri di stupore di fronte a tanta bellezza ed armonia, domande sul simbolismo del Melograno, frutto di origini antichissime, ampiamente rappresentato nel’arte, con interpretazioni e sfaccettature diverse.
Nel dipinto di Botticelli, il frutto in mano a Gesù Bambino sta a significare ricchezza, regalità e fecondità, facilmente intuibile dall’aspetto carnoso, ricco di semi rossi indice della vita stessa, colore del sangue che scorre nel corpo umano.
Nel dipinto del preraffaelita Dante Gabriel Rossetti, la melagrana è in mano ad una alquanto malinconica Persefone (Proserpina nella mitologia romana). Persefone racconta una storia mitologica fra inferi, passioni e matrimoni, dove non è ben chiaro cosa prevalga. La leggenda mitologica, essendo leggenda, lascia spazio a numerose interpretazioni. Si potrebbe supporre che, mentre la povera Persefone mangia controvoglia solo sei semi del prezioso frutto (contro i 600 circa totali), si trovasse imprigionata nell’Ade. Quegli unici 6 semi di oro rosso spezzano l’incantesimo delle tenebre, riportandola alla luce. Il numero 6, nell’antico libro della Torah, è legato all’essenza della Luce.
Torniamo al nostro frutto meraviglioso; la sua forma non è perfettamente sferica. Osservandola bene è esagonale (6 lati), come sono esagonali le fonti battesimali dove l’acqua viene benedetta per diventare Luce ed illuminazione spirituale.
Così è che quel giorno, parlando di profumi ed essenze che potrebbero essere adatti allo studio di un dentista, mi vennero in mente le solite banalità con effetto più o meno aromaterapico. In effetti l’olio essenziale di Arancio Dolce ha un effetto molto rilassante ed antiansia, adatto per la sala d’attesa di un dentista. Banale ma efficace. Blend più complessi possono contenere note di Neroli, un accenno di Rosa, su delle basi boisee con un tocco di dolcezza resinosa. Penso però che il profumo d’ambiente di uno studio professionale debba tener conto del lavoro che ivi si svolge, ma anche della personalità del professionista.
Seguendo la Teoria delle segnature, osservando il frutto del melograno, si può notare che ha una corrispondenza con la nostra “bocca”. I suoi semi (cosidetti arilli) sembrano tanti piccoli denti conficcati nelle polpa bianca. Aprendolo per sgranarlo, si divide in sei parti come il cavo orale e, per concludere, ha una corona sulla sua sommità. (il piccolo peduncolo residuo del fiore caduto).
Il suo nome botanico è Punica Granatum, nome derivante dalla città di Granada e, per assonanza di forma e colore ci ricorda i cristalli di granato. Lo sapevate che il granato è la gemma che protegge i viaggiatori? E San Pellegrino non era forse un viaggiatore?
C’è un ulteriore indizio che mi pone nella convinzione che un profumo al melograno potrebbe essere una firma olfattiva perfetta. Il nostro amabile, simpatico e un pò sornione dentista è uno Scorpione, 10 novembre per l’esattezza, e il colore del suo giorno di nascita è proprio un bel rosso granato.

Le virtù del Melograno sono innumerevoli. A partire dai benefici effetti che ha proprio sul cavo orale. Antinfiammatorio e ricco di vitamina C, aiuta a mantenere sane le gengive.
La sua ricchezza in Vitamina C lo rende persino più efficace del limone e come tutte le spremute di agrumi, va consumato fresco affinchè l’organismo possa beneficiarne totalmente.
Per fare un’ottima spremuta di melograno, basta sgranarlo, togliendo tutti semini eliminando la pellicina bianca e poi spremerlo anche con un normalissimo spremiagrumi.
Oltre che un concentrato di vitamina C, contiene altre importanti vitamine come la A, B, E e K, minerali, potassio e ferro, antiossidanti e flavonoidi che rendono la melagrana ottima per proteggere e rinforzare il sistema cardiocircolatorio ed ha solo 63 calorie per 100 gr.
A me piace molto mangiare i chicchi interi. Hanno un gusto fresco leggermente acidulo che danno una sensazione piacevolissima. Oltre che che come succo, i chicchi del melograno trovano spazio in moltissime ricette. Perfetti nella classica tacchinella ripiena, si prestano benissimo con certi tipi di pesce come il palombo e fantastico e l’abbinamento coi sapori dolci per il contrasto con il sapore acidulo. Per i più golosi provare per credere: meringhette con panna montata cosparse di chicchi di melograno, una goduria di gusto e bellezza. In bocca il sapore fresco diventa scoppiettante mentre si fonde la dolcezza della panna con la croccantezza delle meringhe. E sono bellissime da vedersi.
Meravigliosa, per celebrare qualsiasi evento ed augurare fecondità, fertilità ed abbondanza, preparare una magnifica Pavlova con panna montata, uva brinata, (altro simbolo di fecondità spirituale e materiale) e chicchi di melograno.
Olfattivamente il melograno ha un aroma delizioso, un pò dolce un pò amaro, con un retrogusto “vinoso”.
Abbinato ai sapori speziati e gourmand dei mercati di Istanbul, lo troviamo in
“Traversee du Bosphore” di L’Artisan Parfumeur.
Per chi adora le storie romantiche, un profumo molto femminile, è “Quel Amour!” di Annick Goutal. Un inizio di note fruttate tra cui il melograno con un cuore di peonia e geranio su una base di ambra.
Interessante, ben equilibrato, è la versatile fragranza di Jo Malone, creata nel 2005 e proposta per uomini e donne: Pomegranate Noir. Uno speziato intenso, seducente con una notevole longevità, ricco di sfaccettature dapprima fruttate con una percezione evidente di chiodi di garofano, un cuore dove le note fiorite di mughetto ed altri fiori rincorrono resine e legni come il legno di guaiac, olibano, patchouli in un susseguirsi di emozioni intense. Mai come in questo caso è importante provarlo sulla pelle e non accontentarsi dell’annusarlo sulla mouillette.. Personalmente lo trovo un pò più maschile. Lo vedrei bene per il nostro dentista. Nella sua composizione ci sono i chiodi garofano, altro elemento naturale importantissimo per curare il dolore dei denti (non a caso).
Trovare un profumo d’ambiente che esprimesse la gioiosa freschezza dei chicchi di melograno, miscelata con accenti floreali delicati su una base legnosa che esprimesse la sicurezza rassicurante e l’armonia dello studio, non è stato facile.
Mi è venuta incontro la FRAGRANZA D’AMBIENTE MELOGRANO dell’elegante e raffinata casa di alta profumeria DR. VRANJES.
Una sensazione dolce e fruttata ispirata al gusto dei chicchi di melograno che rende l’atmosfera conviviale e rilassante.
L’eleganza delle bottiglie in vetro soffiato, i colori e i disegni raffinati del packaging, chiudono il cerchio proponendo oggetti che non sono solo piaceri olfattivi, ma piaceri sensoriali a 360°.
La Vita è meravigliosa. Sempre. Anche quando sembra che non sia così. Basta esprimere Gratitudine per ciò che si possiede piuttosto che lamentarsi per ciò che non si ha.
Cosi che quel giorno di primavera, approfittando del giorno di sole, passeggiando sulla riva del fiume, mi sentii di dire
Grazie per avermi dato la Vista che mi consente di ammirare la bellezza delle cime delle montagne, ancora innevate, e i riflessi del sole che si specchiano sull’acqua del fiume.
Grazie per avermi donato l’Udito per ascoltare lo scorrere dell’acqua ed il canto degli uccelli.
Grazie per avermi donato il Gusto e le papille per assaporare i doni della Terra e renderli cibo per l’anima.
Grazie per avermi donato il Tatto perché io possa accarezzare una foglia, un frutto, un bambino, un animale, i petali di un fiore
E un immenso 🙏 grazie all’Universo, alla Terra, a Dio che è un unico Dio di Pace e di Amore per tutti, per avermi donato l’Olfatto, il principe dei Sensi, perché attraverso il mio naso, ho scoperto il magico mondo della Realtà Invisibile. .
Grazie.
Ella Donati
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Ciao Ella! Complimenti come sempre. Sei sempre originale ed interessante! Non sapevo che avevi anche conoscenze culinarie! A Bergamo dove si possono annusare i profumi che hai citato nel post?! Grazie mille. Simonetta
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Grazie! Più che conoscenze culinarie sono passioni e sperimentazioni! A Bergamo L’Artisan Parfumeur lo trovi in Olfattorio Bar a Parfum insieme ad Annick Goutal. LAP lo trovi anche al La Profumeria di Via Quarenghi. Jo Malone lo trovi da Profumeria Pinalli (Ex Bucci) in Piazza Matteotti. Per quanto riguarda Dr. Vranjes Firenze a Bergamo non saprei. Ha un comodissimo shop-online o altrimenti a Milano in Via Fiori Chiari c’è il bellissimo negozio Monomarca. Da vedere! Ciao. Ella
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Allora andrò a Milano per il Dr.Vranjes. Si trova vicinissimo al mio studio!😊 c’è una cosa che vorrei chiederti: Una mia curiosità. Quali sono i tuoi profumi preferiti? E quelli che ami meno?! Se vieni a Milano durante la settimana fammelo sapere. Mi piacerebbe fare un giro con un’esperta come te per profumerie! 💜
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Cara Simonetta, non posso dirti pubblicamente quali sono i profumi che non amo. Ce ne sono tanti! In generale sono quelli che, rivestiti di flaconi lussuos,i pretendono di essere alta profumeria, vantando grande esperienza nel mondo dei profumi ed invece sono solo dei tentativi mal riusciti scopiazzati dai grandi profumieri, tranne che poi riconoscerne la pochezza quando li annusa un naso fino! Comunque, come avrai notato, io parlo solo di ciò che mi piace.
E da quando il mio naso non è più sottoposto al tour quotidiano in negozio, apprezzo sempre di più i profumi delicati con una notevole percentuale di materie prime naturali.
Per l’altra richiesta, a breve, parto e starò all’estero per un pò, sia per affari che per motivi personali, ma senz’altro quando torno ci sentiremo. Grazie ancora. Un abbraccio.
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Ah ok..ho capito! Però perché ci sono due post che parlano di profumi che mi hai detto personalmente che non ami dandomi anche delle spiegazioni dettagliate dei motivi per cui non li ami?! Scusa se faccio un po’ l’avvocato del diavolo! 😉
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Ci sono e rimangono perchè non mi sembrerebbe intelligente toglierli. Per me non sono più come all’inizio, perlomeno questo è l’idea che mi sono fatta l’ultima volta che li ho sentiti, oltre al fatto che mi sembravano che concludessero tutti con la stessa nota dolciastra, tranne forse uno. Oltre all’altro motivo che ti avevo già detto. Ti saluto cara. Sentiamoci su whatsapp casomai che è meglio.
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Ti ringrazio perché condividi tutto questo tuo sapere con tutti. Un sapere che ti dico che a me sembra immenso. Bisogna essere profondamente intelligenti per mettere insieme con logica tante argomentazioni. Pensavo a tutti gli spunti che dai a chiunque. Io stesso, ma te lo dico palese, ho preso spunto da alcune tue…ispirazioni, ma almeno te lo dico. Sei una gran bella persona, in tutti i sensi. Francesco
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