
Tanto tempo fa, in una notte limpida come mai se ne erano viste prima, accadde nel cielo qualcosa di straordinario. Su tutta la Terra, allora scarsamente abitata, uomini, donne e bambini, animali e creature viventi, videro comparire, sopra le loro teste, una luce immensa ed abbagliante. Pulsava e brillava. Brillava e pulsava. La sua Luce era talmente forte che, anche coloro che erano riparati nelle loro case, per proteggersi dai rigori dell’inverno, uscirono tenendo per mano i bimbi più piccoli, che ancora si stropicciavano gli occhi per il sonno interrotto. Al di sopra dei maestosi abeti dal profumo resinoso e balsamico, si vedeva un potente raggio di Luce che rischiarava l’intera volta celeste.

In tutto il mondo, a tutte le latitudini, fu notte. La notte più luminosa e magica di sempre. Era il 25 Dicembre. La Luce fu talmente immensa da rischiarare l’intera volta celeste. Un soffio di vento, appena soffuso di un profumo soave di rose, datteri succosi ed olibano dorato, penetrò attraverso le finestre aperte delle bianche dimore degli abitanti del deserto. Come trascinati da un’incantesimo, ammaliati da quel profumo divino che sembrava provenire dal cielo, centinaia di persone uscirono, camminando lentamente, con gli occhi verso il cielo, per capire cosa stesse succedendo. Per alcuni fu Magia, per altri fu Stupore, per altri ancora, accampati vicino alle Piramidi, fu un granello di Sapienza e Meraviglia. Contarono i passi che ci volevano per percorrere la base delle piramidi, e constatarono che erano uguali ai pulsar della Luce: 72.

Poco distante dalle piramidi, una nave fenicia, costruita con robusto e profumato legno di cedro, solcava i mari, quando all’improvviso, le vele si adagiarono. Tutto taceva. Solo lo sciacquio delle onde sbatteva delicatamente contro la nave, quasi a scusarsi di far rumore. La superficie del mare si riempì di migliaia di riverberi scintillanti. La luce pulsava, sempre più immensa, e si rifletteva come un diamante sulle onde del mare. Fu nel momento in cui accadde che i miliardi di riverberi luminosi della luce si frammentarono sulla superficie del mare, che la Luce cominciò a mutare.

Iniziò a girare vorticosamente, producendo un suono celestiale che orecchie umane non avevano mai sentito. Poco dopo, la Luce iniziò a dipanarsi pur restando sempre intensa, immensa e troppo abbagliante per sostenerne lo sguardo. La sua forma si tramutò in spirale. Lungo i sentieri luminosi che portavano al nucleo dell’Essenza, si muovevano danzando con le stelle, carovane trascinate da animali fantastici.
Ma solo quando Luz, una bella dolce bambina, esclamò: ” E’ il Paradiso!” soffiando un bacio, protendendo le manine verso il cielo, avvenne il Miracolo. Come una stella filante, in una danza verso la terra, si srotolò, portando con sè ciò che le carovane contenevano.

Iniziarono a cadere sulla terra e sul mare, sulle colline e sulle montagne, una miriade di gocce scintillanti. In ognuna di esse c’era un segno e un sogno da realizzare, una lettera, un numero, un simbolo, un colore da decodificare nel complesso puzzle della nostra vita. I semi di conoscenza in essi contenuti, fertilizzarono la terra, i mari e l’anima di tutti quegli uomini e quelle donne, che accolsero, con le braccia spalancate, quella pioggia di benedizioni splendenti di Luce.

Fu cosi che, mentre si srotolava come un papiro, la Luce arrivò a baciare l’onda del mare, piegandola dolcemente su stessa, per accoglierne le parole amorevoli dettate dai poeti sul divenire. Lettere, numeri e note musicali si rincorrevano per tutto il cielo stellato. E tutti i popoli della Terra, in quella magica notte, videro il miracolo della Luce diffondersi in un vortice fatto di mille colori e suoni gentili. Con il naso all’insù, grandi e piccini, rimasero incantati dallo spettacolo delle gocce danzanti che scendevano fino a loro portando doni d’amore. Oh sì certo, non c’erano giocattoli. non c’erano dolcetti, ma coloro che avevano gli occhi spalancati sul cuore, si sentivano immensamente grati per questa pioggia di doni dai nomi gentili, uditi solo con la voce dell’anima.
Si chiamavano Gioia, Pace, Speranza, Amore, perchè questo è il Natale. Ricordare che siamo tutti figli nati dallo stesso Cielo e dalla stessa Luce. Una Luce che ci permette d’illuminare il cammino buio della Vita senza mai permettere che il Buio cammini dentro di noi.

Ovunque sulla Terra c’erano uomini, donne e bambini che come uccelli che cercano il vento, aprivano e chiudevano le mani, quasi a voler catturare tutta quella immensità fatta di gocce scintillanti su di loro e intorno a loro. E in ogni goccia essi potevano vedere tutti i colori dell’arcobaleno e tutte le poesie del mondo, mentre si posavano sulla terra e sul mare in una danza senza fine.
E quando la Luce si posò, mentre l’Alba sorgeva, la Terra e il Mare si riempirono di fiori dai profumi meravigliosi, alberi che distillavano lacrime profumate d’infinito e piante dalle balsamiche cortecce. In ogni luogo dove la Luce era stata accolta, dai deserti più aridi alle profondità del mare, crebbero rigogliose fiori e piante di ogni specie.

Così fu che da quella notte, i popoli della Terra, per invocare le benedizioni della Luce, chiamandola con i nomi più diversi, presero l’usanza di bruciare legni. resine ed ogni cosa che potesse esalare un buon profumo (dal latino parfumum – attraverso il fumo) per far giungere fino al Cielo le loro preghiere.
La notte di Natale è per tutti i popoli della terra, di tutte le religioni e di tutte le culture, un messaggio di rinascita e di speranza che non deve ridursi ad una notte e a belle parole prive di seguito.
Tocca il tuo cuore di Luce e sii d’esempio. Questo è il Cielo dal quale parlerai senza parlare.
Che sia per tutti voi un Natale di Luce, Pace, Serenità ed Amore.

Ella Donati
Bellissimo racconto, esaltato dai sensi e dallo stupore e meraviglia per la bellezza che ci circonda.
Grazie Ella,
auguri di un luminoso e profumato Natale.
Marirò
"Mi piace"Piace a 1 persona
Grazie. E’ sempre un piacere ricevere i riscontri da una raffinata scrittrice come te. Auguri di Buon Natale cara Marirò.
"Mi piace""Mi piace"
Solo poesia!
"Mi piace""Mi piace"