L’Albero del Natale

Immagina di entrare in una cattedrale di Luce Vegetale. Abeti, uno accanto all’altro, ergono dritti i loro tronchi, come pareti di antiche cattedrali gotiche. Lunghe radici sono le loro fondamenta, affondate nel terreno povero ed asciutto dell’inverno. Unico nutrimento: i loro stessi aghi e residui di pigne cadute dai rami. La loro strada verso il Cielo a volte puo’ durare anche trecento lunghi anni. Quando hanno raggiunto i 100 anni, certi di potersi assicurare la vista sul cielo stellato, gli abeti smettono di crescere in altezza e continuano la loro corsa verso l’alto, in orizzontale, avvolgendosi su se stessi. Uno vicino all’altro, stretti stretti, quasi per ripararsi dal gelo e dai rigori dell’inverno, i rami iniziano a formare archi e finestre naturali dagli incredibili decori. Ed e’ da li’ che penetra la luce del giorno. La luce dorata del sole invernale, attraverso i rami verde scuro, arriva smorzata al suolo, creando un senso di raccoglimento e d’intimita’ profonda con la natura.

Immagina di farne parte, di divenire albero, prima piccolo abete che si ripara sotto le fronde allargate della madre perche’ troppa luce gli farebbe male, poi albero dalle fronde e dai rami sempreverdi, forte e resistente ai rigori dell’inverno fino a divenire un unico grande spettacolo. Maestose conifere che tutte insieme si stagliano verso il Cielo.

Immagina di tornare indietro nel tempo. Gli antichi uomini del Nord, Celti e Druidi, avevano una particolare dedizione per gli alberi, Intorno ad essi, si svolgevano riti di consacrazione e celebrazione nei vari periodi dell’anno. La Natura con i suoi cicli veniva celebrata come espressione della Vita stessa. Ogni albero rappresentava un periodo dell’anno. L’Abete, per la sua resistenza e il suo essere sempre verde, veniva consacrato al solstizio d’inverno, quasi in concomitanza con la Nativita’. Simbolo di Rinascita e di Speranza che dopo il lungo inverno tornera’ la Primavera.

Cosa meglio di un abete come albero di Natale? L’usanza di portare a casa un abete e decorarlo risale al Medioevo, quando qualche giorno prima, si andava nei boschi e se ne sacrificava uno da mettere nella piazza dove tutti avrebbero potuto goderne. Si decorava con ghirlande fatte di bacche e candele, cosi’ da divenire “Albero di Luce”.

Solo intorno all’Ottocento questa usanza si estese nei paesi latini. Allora, oltre che di luci, si adornava anche di dolcetti e piccoli doni per festeggiare la nascita di Gesu’, Luce del Mondo, portatore di amore e pace. Bambini ed adulti, tutti insieme, si prendevano la mano e iniziavano un girotondo intorno all’albero cantando inni al Natale.

Immagina che intorno all’ “Albero di Luce” si prendano la mano cattolici, musulmani, atei e buddisti. Raccogliersi intorno ad esso, significa farsi illuminare di fede e di speranza per un mondo migliore, in nome di un Dio che e’ uguale per tutti. E se uno e’ ateo e non crede in nulla? Si puo’ sempre essere come Margherita Hack. Una grande scienziata atea ricca di tutti quei valori autentici che le facevano amare e rispettare la Natura e con essa tutte le creature che le appartengono.

Immagina ancora di essere albero e di abbracciare coi rami gli altri alberi. L’Abete e’ simbolo di Amicizia. Ed ora, di nuovo, Immagina di essere una Stella, di essere Cielo, Nuvola, Luna. Se chiudi gli occhi non e’ impossibile. Respira la fresca fragranza della notte in una foresta di abeti, brillante come un diamante. Pareti di alberi sono i miei templi. Alzo lo sguardo verso il cielo e mi faccio bambina pregando le stelle di portare Gioia Pace e Serenita’ in questa Magica Notte.

Twinkle Twinkle Little Star

How I Wonder What You Are

Up Above The World So High

Like a Diamond in The Sky

Immagina che questo sia il Natale piu’ bello che ci sia.

Auguri.

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2 pensieri su “L’Albero del Natale

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