Un Destino Profumato

SU 3 NOVEMBRE 2015 DA ELLA DONATI

Forte dei Marmi, Agosto

In Via Pascoli al numero 8, esiste ancora adesso la Galleria d’Arte del Pittore Walter Lazzaro, il pittore del Silenzio. In quella stessa casa, al piano di sopra, per molte stagioni, da San Pietro e Paolo, fino alla fine d’agosto, ci sono i miei ricordi di bambina.

Barca e Apuane
Barca e Alpi Apuane Walter Lazzaro

Ricordo molto bene quando lungo tutta la via, venivano esposte le sue opere, tutte così apparentemente silenziose, con quei toni di malinconico azzurro,  che divenivano nostalgico blu urlante di desiderio di pace e serenità. I miei ricordi olfattivi piu’ pregnanti di significato partono da qui…dal mare.

La Vita presa per il Naso

Il mio destino da “osmonauta” era scritto in maniera perfettamente sincronica nel mio nome originale, nella descrizione e nella raffigurazione della posizione degli astri al momento della mia nascita, nell’ esperienze reinterpretate con i codici rivelati lungo il mio percorso formativo, professionale e di vita. Gli indizi c’erano tutti e, adesso, a ritroso nel tempo, comprendo quelli che i miei genitori descrivevano come atteggiamenti insoliti e stravaganti per una bambina. L’amore fin da piccola per la Natura con tutte le sue creature era evidente.


Davanti alle bancarelle dei fiori mi fermavo incantata annusandone profumi e colori, e il distogliermi da tale piacere, provocava in me un’inquietudine capricciosa.
E sarei stata ore sulla battigia a raccogliere conchiglie e sassolini colorati ascoltando il suono della risacca delle onde, percependone il gusto salato che adoravo sentirmi sulla pelle dorata.


Quando il mare era calmo e tranquillo, gettavo i sassolini il più possibile al largo per osservarne i movimenti concentrici. Il profumo del mare, la pineta appena dietro la spiaggia con i suoi resinosi aghetti che s’infilavano nei sandaletti, gli oleandri in fiore sul ciglio della strada, sono profumi che mi appartengono.


Essi mi danno una gioia infinita per i dolci ricordi d’ infanzia, insieme ad una profonda nostalgia per qualcosa che mi è appartenuto, forse, in un’altra vita

bimbaconfioriintesta

 

 

 

 

 
 

 

 

 

 

 

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